DUB FX
GIOVEDI 20 FEBBRAIO 2014 - ore 22

POSTO UNICO: 15 euro + d.p.

Apertura cancelli ore 20

Prevendite:
www.ticketone.it

Info:
http://dubfx.net


In contemporanea all’uscita dell’album “Theory of Harmony”, Decibel Eventi, in collaborazione con Dna Concerti, è orgogliosa di annunciare il tour italiano di Dub Fx. Il musicista australiano, noto al mondo intero per i suoi cliccatissimi “street-video”, sarà in Italia per 5 imperdibili concerti: il 20 Febbraio all’Atlantico (Roma), il 21 Febbraio all’Estragon (Bologna), il 22 Febbraio al Leoncavallo (Milano), il 28 febbraio all’Hiroshima (Torino) e l’1 Marzo al Viper Theatre (Firenze).

La tournée, che toccherà buona parte delle capitali europee, sarà la cassa di risonanza del nuovo disco del musicista australiano.
“Theory of Harmony”, album di recente uscita ascoltabile in streaming sul sito ufficiale di Dub Fx (store.dubfx.net/album/theory-of-harmony), è stato finanziato al 148% dai fans di tutto il mondo. Oltre 2400 donatori hanno dato vita ad un’operazione di crowdfunding senza precedenti che porterà l’artista a realizzare un video per ogni traccia, un album di remix e mini showcase in tutte le strade del mondo. Se il 2013 è stato l’anno della conferma per Dub Fx, il 2014 potrebbe essere quello della consacrazione. “The sky is forever”.

BIOGRAFIA

Una storia rarissima, quella di Benjamin Stanford, in arte Dub FX. E una storia coronata da un successo tanto inimmaginabile – probabilmente per lo stesso protagonista – quanto globale e trionfale. Parte tutto dall’Australia, dalla sua città natale Melbourne: un ragazzo inizialmente appassionato di heavy metal e punk rock che all’improvviso scopre reggae, hip hop e drum’n'bass, restandone letteralmente folgorato. Fino a qui tutto normale, più o meno. La storia però si complica quando Stanford inizia a concentrarsi sulla pratica del beatboxing (detto in modo grossolano: creare da soli con la propria voce e i propri movimenti labiali il tappeto ritmico, le linee di basso e varie schegge sonore), diventandone ben presto un assoluto virtuoso.

Si complica ulteriormente, la storia, quando decide di abbandonare l’Australia per l’Europa, con l’idea precisa di fare l’artista di strada girovagando di stato in stato (risiederà anche in Italia, a Lucca). In poco tempo diventa una specie di leggenda metropolitana del busking: “Ogni giorno vendevo almeno un centinaio di cd, a dieci euro l’uno. Io stavo anche benissimo, poi però è arrivato il filmato…”. Il filmato in questione è quello firmato dal regista inglese Ben Dowden: la cronaca di una esibizione live di Dub FX, che una volta riversata su YouTube tocca qualcosa come venti milioni di visualizzazioni. Incredibile ma al tempo stesso inevitabile: la forza e la creatività dell’artista australiano sono qualcosa di dirompente.

Da quel momento in avanti la carriera di Benjamin si fa meno atipica e più convenzionale: le esibizioni a sorpresa per strada vengono (in parte) abbandonate a favore di veri e propri tour che mietono, regolarmente, sold out. L’anticonvenzionalità resta comunque ben presente nei suoi live set, sempre basati sulla sua quasi irreale abilità da beatboxer e sulla potenza musicale che sprigiona, un one man show che riesce a ricreare lo stesso impatto sonoro dei più grandi progetti drum’n'bass o dubstep (con varie digressioni reggae, dub e quant’altro). Cinque album alle spalle e uno nuovo (“Theory Of Harmony”) ora in uscita, Dub FX è diventato quasi involontariamente ed inconsapevolmente uno dei nomi più grossi nella scena delle ritmiche spezzate ad alto impatto sul dancefloor. Vederlo in versione live, è un’esperienza davvero unica. A testimoniarlo, i numeri da stella di prima grandezza. Lui, mai avrebbe pensato di diventarlo.




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