Come precedentemente comunicato, Little Steven and The Disciples
of Soul saranno in Italia solo per la tappa di Milano, martedì
5 dicembre all’Alcatraz, in quanto i concerti
di Padova e Roma sono rinviati alla prossima estate,
in data da definirsi, a causa di sopraggiunti impegni televisivi
di Stevie Van Zandt.
Coloro che abbiano già acquistato i biglietti per le
tappe di Padova e Roma sul circuito ufficiale Vivaticket possono
scegliere se chiederne il rimborso entro e
non oltre il 1° gennaio 2018, oppure potranno avere
accesso al concerto di Milano (posto unico in piedi)
semplicemente presentandosi in cassa con il biglietto fisico
o con ricevuta di acquisto in caso di ritiro sul luogo dell’evento
per i concerti di Padova e Roma.
Ricordiamo che i titoli di ingresso nominali per lo show di
Milano sono ancora disponibili esclusivamente sul circuito ufficiale
Vivaticket (online e punti vendita). Diffidate dai canali di
vendita non ufficiali. Per tutti e tre i concerti sarà
possibile effettuare il cambio nominativo cliccando su http://www.vivaticket.it/ita/changeuser
e seguendo le istruzioni; è possibile effettuare un solo
cambio di nominativo per ogni biglietto e solo durante il periodo
di tempo comunicato dall’Organizzatore, ovvero da lunedì
27 novembre a lunedì 4 dicembre. L’accesso al concerto
potrà essere negato in assenza di un valido documento
d’identità (carta d’identità, patente
o passaporto).
-----------------------------------------
Dopo essersi imbarcati nel loro primo tour europeo dopo 25
anni, che li ha visti protagonisti anche sul palco del Pistoia
Blues, Steve Van Zandt e i suoi Disciples of Soul annunciano
tre nuove tappe italiane per il Soulfire Tour 2017: martedì
5 dicembre all’Alcatraz di Milano, lunedì 11 dicembre
al Gran Teatro Geox di Padova e mercoledì 13 dicembre
all’Atlantico di Roma. I biglietti saranno disponibili
su Vivaticket
(sia online che nei punti vendita) a partire dalle 10 di martedì
1° agosto.
Pubblicato lo scorso maggio da Universal, Soulfire è
il primo album solista di Van Zandt in oltre vent’anni
ed è senza dubbio la sua affermazione artistica più
pura e personale. Secondo Rolling Stone si tratta di uno dei
migliori album del 2017 e vede Steven alle prese con la rivisitazione
di brani che abbracciano tutta la sua carriera come artista,
performer, produttore, arrangiatore e cantautore. La sua attenzione
è focalizzata sul suo approccio che unisce gli ottoni
del soul e le chitarre del rock’n’roll e che ha
caratterizzato i primi tre album di Southside Johnny and the
Asbury Jukes.
Dichiara Van Zandt: «Sono sempre stato molto schematico
e concettuale nel mio lavoro. Ho bisogno di un tema, non posso
mettere insieme semplicemente una collezione di pezzi, per me
non funziona così. In questo caso, io non diventato il
concept. Chi sono io? A questo punto, costituisco una specie
di genere a parte. Così ho provato a mettere insieme
del materiale che mi rappresentasse davvero: ci sono un paio
di cover, un paio di canzoni nuove, e alcuni dei pezzi che io
ritengo essere i migliori che ho scritto o contribuito a scrivere
nel corso degli anni».