Pascal Arbez aka Vitalic
arriva finalmente nella Capitale con il suo Flashmob
Tour. Il cowboy di Dijon arriva a Roma per questa tappa
del suo tour intorno al globo, dopo quattro lunghissimi anni
da quel graffio disco-rock che destabilizzò un po' tutto
l'ambiente parigino. Vitalic è il maestro assoluto della
malinconia sci-fi: ogni elemento di "Flashmob"
converge verso un'impalpabile nostalgia veterotecnologica. La
musica è il rantolo di cavi dismessi da eoni, il tunz-tunz
la convulsione di un vecchio cuore elettromeccanico. E le voci
emergono slavate, filtrate: fantasmi di un'era passata, persi
tra gli scintillii del dancefloor.
Corre il 2011 quando Vitalic sottopone a dj
Hell il suo "Poney EP" per l'International
Deejy Gigolò: è bastato quel 12" a Pascal
Arbez per imporre il suo nome e la sua musica in tutto il mondo.
La sua produzione è stata definita Disco Rock, vicina
a quella dei Daft punk e Justice,
in cui le distorsioni giocano un ruolo primario e fondamentale.
Ma questo era già chiaro nel 2005 quando uscì
"Ok Cowboy". Ora la sua miscela di Techno,
Rock, Disco, Electro e Pop dall'effetto esplosivo è riconfermata
dal successo di "Flashmob", il disco della
consacrazione.